Visita a Ravenna, la città dei mosaici
Ravenna è una bellissima città che, ahimè, vive un po’ sottotraccia, rispetto alla grande rilevanza che, il suo nome, ha avuto nella storia. È stata per ben tre volte capitale, prima dell’Impero Romano d’Occidente (402 d.C.), del Regno di Teodorico degli Ostrogoti ed infine dell’Esarcato Bizantino in Europa. Periodi che le hanno portato un enorme splendore. Ancora oggi, visitandola, si resta stupiti, dai suoi immensi tesori.
Molti di questi sono legati a quei periodi storici illuminati e ricchi di nuove idee. Ravenna è legata, soprattutto, alla pratica di un’arte particolare, è infatti riconosciuta da tutti come, la città dei mosaici.
La tecnica del mosaico si attua, accostando, piccoli frammenti cubici, di vari materiali, solitamente duri e colorati, applicati successivamente, su superfici prevalentemente lisce.
Noi, abbiamo amato moltissimo, scoprire quest’arte musiva, a giro per la città, in cui sono presenti, ben otto siti archeologici patrimonio dell’Unesco.
Un poco di storia di Ravenna la città dei mosaici
Le origini di Ravenna, la città dei mosaici, si perdono nella leggenda, sicuramente dal II secolo a.C. fu colonizzata da Roma e divenne città romana. Il periodo storico più importante di Ravenna fu quando divenne capitale dell’Impero Romano d’Occidente.
Ma soprattutto, nel periodo bizantino, quando, durante il regno di Teodorico (493 – 526), iniziò per la città un nuovo periodo di grande splendore, con la costruzione di alcuni straordinari monumenti, impreziositi dai più bei mosaici del mondo e che la rendono ancora oggi famosa.
L’unico consiglio è di mettersi con lo sguardo rivolto verso l’alto e perdersi in questi bellissimi mosaici in vetro colorato o dorato. Essi esprimono assolutamente, sia il carattere mistico del cristianesimo ortodosso, sia la magnificenza della corte dell’imperatore Giustiniano. A quel tempo l’imperatore era considerato anche capo della Chiesa e quindi venerato come un dio, come sottolineano la presenza di aureole, in tutti i mosaici dove si celebra l’imperatore.
Noi abbiamo approfittato della possibilità di visitare i 5 principali monumenti dell’arte paleocristiana di Ravenna, acquistando un unico biglietto: Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero degli Ortodossi o Neoniano, Museo con Cappella Arcivescovile e la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.
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Basilica di San Vitale
Da uno sguardo esterno della Basilica di S. Vitale (547 d.C), voluta dall’imperatore Giustiniano (527-565), non si ha certamente la consapevolezza, di ciò che possiamo trovarci davanti appena entrati. Un po’ come succede in tutti i monumenti paleocristiani, esternamente essenziali, quasi anonimi, mentre all’interno, ci affascinano con una ricchezza sorprendente di mosaici bizantini.
Così è, anche per la Basilica di San Vitale. Già dalla pianta, creata con un nucleo centrale, di forma ottagonale, si denota la forte influenza orientale.
Sovrastata da una grande cupola, ricca di mosaici in cui, i ricordi di scuola, ci portano a cercare, la rappresentazione più famosa della coppia imperiale di Bisanzio, Giustiniano e Teodora. I ritratti che troviamo in tutti i libri di scuola, sono situati nella parte inferiore delle pareti, uno di fronte all’altro.
Molti grandi artisti, da Dante a Klimt (per il Ritratto di Adele Bloch-Bauer), sono venuti qui a prendere ispirazione.
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Mausoleo di Galla Placida
Il Mausoleo di Galla Placida, si trova nella stessa area della Basilica di San Vitale. Lo si riconosce dalla lunga fila esterna, date le piccole dimensioni. È veramente ben conservato ed è riconosciuto come, il più antico in tutta Europa.
Il mausoleo è dedicato a Galla Placidia, la figlia dell’imperatore Teodosio, ma è quasi certo, che qui non ci siano mai state ospitate le sue spoglie.
L’interno, a croce latina, sorprende per la preziosità decorativa, dove i mosaici coprono completamente le volte e la cupola centrale. Ma si rimane colpiti principalmente, dall’ossessiva esaltazione del colore azzurro, che ne esalta l’evanescenza. Il tema dei mosaici, infatti, è la redenzione, a sottolineare la destinazione funeraria dell’edificio.
Molto belli i particolari, come la coppia di colombe o di cervi che si abbeverano nell’acqua, della vera fede e della vita eterna.
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Battistero degli Ortodossi (o Neoniano)
Il Battistero degli Ortodossi è il più antico dei monumenti di Ravenna, infatti la sua costruzione, iniziò nel IV secolo. Anche qui abbiamo una cupola centrale, dove è rappresentato il battesimo di Cristo.
Tutto intorno una larga fascia su fondo blu, dove dominano le figure dei dodici apostoli. Al centro una vasca ottagonale di marmo greco, per amministrare il battesimo.
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Museo e Cappella Arcivescovile
Appena usciti dal giardino del Battistero degli Ortodossi, sulla destra troviamo il Museo ,diviso su due piani e soprattutto la Cappella Arcivescovile. Quest’ultima è una sicuramente una piccola perla di arte del mosaico, quasi nascosta all’interno del museo.
Infatti, la Cappella di Sant’Andrea è l’unica cappella paleocristiana, giunta fino a noi praticamente integra. Si rimane colpiti per i bellissimi mosaici di straordinaria unicità e la vigorosa rappresentazione di Cristo guerriero, pronto a cacciare lontano le eresie, qui rappresentate come belve feroci.
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Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
La Basilica di Sant’Apollinare, fatta costruire da Teoderico (493-526), proprio vicino al suo palazzo, da subito l’idea di edificio maestoso.
Ma è entrando all’interno di questo antico luogo di culto ariano, che rimaniamo sorpresi. Si apre davanti a noi il più grande ciclo di mosaici del mondo. La meravigliosa decorazione musiva ci arriva dall’antica costruzione, ed è dal punto vista stilistico, iconografico e ideologico tutta la sequenza evolutiva di questa arte bizantina dall’età di Teodorico a quella giustinianea.
Le 26 scene rappresentate, risalenti al periodo di Teoderico, sono il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento. Ma non solo, fra quelli realizzati a mosaico, è sicuramente il più antico che sia rimasto sino a noi.
- Biglietto cumulativo:
ll biglietto è solo cumulativo, valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione, con una sola entrata a monumento e comprende:
– la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, il Museo e la Cappella Arcivescovile, il Battistero Neoniano e la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.
- Consigli per soggiorni e strutture alberghiere.
- Sito ufficiale del turismo per informazioni.
15 Comments
Amo particolarmente Ravenna ed ogni volta che la visito scopro sempre qualcosa di nuovo che precedentemente mi era sfuggito.
Non sono mai stata a Ravenna e non sapevo quanta arte potesse nascondersi nelle chiese della città. Vale sicuramente una visita
Purtroppo le tante bellezze di questa città, non sono abbastanza evidenziate… 🙁
Ravenna purtroppo non viene pubblicizzata turisticamente come dovrebbe: una città meravigliosa che avevo conosciuto a scuola durante le lezioni di storia dell’arte e che ho poi apprezzato dal vivo durante un weekend. Da non perdere
Sono completamente d’accordo con te, una città veramente meravigliosa!!!
Non ho mai visitato Ravenna ma l’ho già messa in lista per quest’estate! Grazie dei tuoi consigli…penso che i mosaici siano davvero super da vedere!
Ne sarai entusiasta, fammi sapere! 🙂
Vorrei tornare a Ravenna perché l’ho visitata in gita scolastica e ormai sono passati davvero troppi anni. Seppur conservi pochi ricordi, rammento che mi era piaciuta tantissimo ed è per questo che vorrei proprio riorganizzare un viaggetto.
Visto che quest’anno bisogna restare in Italia… quale occasione migliore!
Ciao ci sono stata in uno delle chiese che hai ben descritto ma non sapevo dei mosaici anche se ne ho visti molti in giro, bella storia da sapere
Le insegne delle piazze sono delle piccole opere d’arte! Quanta arte e maestria si cela dietro i mosaici: l’essere umano, se lo desidera, è capace di creare tanta bellezza nel mondo.
È vero, girando per la città si trova l’arte musiva in ogni angolo… da riempire occhi e anima!
Ravenna ha davvero molto da offrire.
CI siamo stati in una giornata uggiosa, mi piacerebbe tornarci in estate per visitare qualcosa di nuovo di questa bella città!
Quando ero piccola andavo a Marina di Ravenna in vacanza e la prima giornata di pioggia o di brutto tempo i miei prendevano me e mio fratello e ci portavano a vedere “la luce magnifica dei mosaici”. E avevano ragione. E forse sono state quelle visite in Sant’Apollinare in Classe, al Museo della Galla Placidia (sulla cui storia ho anche sostenuto un esame universitario anni dopo) e in San Vitale che mi hanno trasmesso l’amore per l’arte. Posti meravigliosi. Mi hai fatto fare un tuffo all’indietro di oltre 40 anni, ma ci voleva proprio!
Che bella infanzia! Anche io cerco di passare ai miei figli l’amore per l’arte… anche quando sbuffano, ma poi li vedo guardare estasiati!