I Grandi Parchi dell’Ovest americano

L’America è un paese dalle mille sfaccettature, che puoi scoprire, nella sue tipicità più profonde e vere, restando seduto su un’auto e  godendoti il correre veloce di paesaggi incredibili e di storie senza tempo. Le lunghe strade rettilinee, che attraversano gli spazi infiniti dell’Ovest americano, invitano assolutamente, al piacere stesso del viaggio e dell’esplorazione.

Deserto del Mojave e Death Valley National Park

Il nostro itinerario, alla scoperta dei Grandi Parchi dell’Ovest americano, è iniziato a San Francisco per terminare, arricchito da un grosso carico di emozioni, a Los Angeles. Un susseguirsi di panorami straordinari che lasciano senza fiato, immersi negli spazi smisurati, di una natura maestosa e infinitamente creativa.

I Grandi Parchi dell’Ovest americano, che abbiamo visitato, sono elencati seguendo il nostro percorso:

– Yosemite National Park

Lo Yosemite National Park si trova nella zona orientale della California e copre parte dei monti della Sierra Nevada, la catena montuosa più alta dell’Ovest. È parte della Yosemite Valley, una valle che si è creata grazie all’erosione dei ghiacciai del fiume Merced, a cui è seguito il distacco di alcuni enormi blocchi di granito.

Yosemite National Park

Infatti il Parco ospita ben 8 monoliti di granito, fra questi il più grande è chiamato El Capitan ed è un po’ il simbolo dello Yosemite National Park, visto che si tratta di uno dei massi granitici più alti al mondo (quasi 1100 metri).

Ma la particolarità di questo immenso Parco, è che ci troviamo di fronte ad un paesaggio unico al mondo, dove più del 95% del suo territorio, è indicato come Wilderness (ovvero natura selvaggia), fra cascate roboanti, magnifici laghi, picchi rocciosi e una fauna selvaggia.

Nel nostro percorso, all’interno del Parco, abbiamo trovato bellissime cascate, chiamate le Yosemite Falls, considerate le più alte dell’America Settentrionale (oltre 730 metri). Sono talmente alte che da lontano l’acqua sembra cadere quasi a rallentatore. Fra queste spiccano la cascata di Vernal, chiamata dai nativi americani Piccola nuvola o anche la Cascata del velo da sposa (Bridalveil), le cui acque sembrano formare un immacolato strascico di seta. Al contrario delle altre cascate dello  Yosemite National Park, che si prosciugano durante i mesi estivi, quest’ultima scorre meravigliosa e rigogliosa tutto l’anno.

La selvaggia bellezza dello Yosemite National Park è tale che, nel lontano 1864, è stata il primo territorio ad essere dichiarato  Area naturalistica protetta dal Governo federale degli Stati Uniti d’America . Nel 1984 ha ricevuto anche il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco ed è tuttora uno dei parchi più visitati degli Stati Uniti.

Come muoversi:

Lo Yosemite National Park  è generalmente sempre aperto:

  • si arriva in auto, come abbiamo fatto anche noi con un’auto noleggiata e poi si prosegue all’interno a piedi, con l’auto privata o con navette.
  • Nel parco operano diverse linee shuttle, alcune gratuite ed a servizio continuo, altre a pagamento ad orari prefissati.
  • L’ingresso Nord è il più rapido per chi proviene, come noi, da San Francisco.

– Sequoia & Kings National Park

Continuando nel nostro percorso tra i Grandi Parchi dell’Ovest americano, non lontano troviamo il Sequoia & Kings National Park localizzato nel zona sud dell’enorme rilievo della Sierra Nevada, a est di Visalia, sempre nello stato della California.

Il Sequoia National Park venne costituito il 25 settembre 1890 ed è il secondo parco nazionale americano in ordine di costituzione. Dal 1943 il Sequoia National Park è gestito insieme al confinante Kings Canyon National Park, sotto il nome di Sequoia & Kings National Park.

Sequoia & Kings National Park

Il paesaggio è caratterizzato da questi enormi alberi sempre verdi, le sequoie, che con i loro quasi 2500 anni, sono gli esseri viventi più vecchi del pianeta. Nonostante esistano anche alberi più alti, sono considerate gli alberi più resistenti al mondo. Infatti le sequoie non muoiono seccando, ma ad un certo punto crollano. La fine della loro vita si deve principalmente al crollo e non a processi d’invecchiamento.

Sequoia & Kings National Park 2

Non lontano dall’ingresso si trova un magnifico punto panoramico il Moro Rock, quattrocento scalini che ci portano ad una delle viste più spettacolari in cima ad una roccia. Conviene affacciarsi e cercare la Giant Forest per farsi un’idea, dove si trova il General Sherman Tree, il più grande albero del pianeta, che ha già passato i 2500 anni, pesa 1400 tonnellate ed è alto quasi 84 metri. Il suo perimetro di base è 31 metri e, per esperienza, possiamo dire che è veramente difficile fotografarlo con una sola inquadratura.

Come muoversi:

Il Sequoia & Kings National Park  è generalmente sempre aperto:

  • All’interno è possibile muoversi utilizzando mezzi privati oppure usufruendo di navette gratuite. Solitamente il servizio si svolge da fine maggio fino alla metà di settembre.
  • L’area della Giant Forest o Foresta Gigante, è servita anche nei periodi delle vacanze invernali.

 

Deserto del Mojave e Death Valley National Park

 

Il Deserto del Mojave occupa una vasta aerea della West Coast, la zona che e si estende tra California e Nevada. Noi lo abbiamo attraversato con un’auto a noleggio, percorrendo l’Interstate Freeways e seguendo a tratti la Mitica Route 66.

Al suo interno si trovano molte attrazioni, la più famosa è il Death Valley  National Park, da noi conosciuta come Valle della Morte. Si estende per oltre 7800 kmq e deve il suo nome ai primi coloni che, per attraversare la valle, vi morirono in modo atroce, dato che la temperatura può arrivare a 45/50 °C. I viaggiatori di oggi in auto, con l’aria condizionata, possono attraversarlo tranquillamente. Conviene comunque fare attenzione, poiché capita che lungo la strada passino poche macchine e dato che, per lunghi tratti, non ci sono distributori di benzina, il rischio di restare a piedi è alto, per cui fate sempre il pieno all’automobile.

Death Valley National Park

Sicuramente la Death Valley  National Park, è una valle degli estremi, qui troviamo infatti il  punto più basso dell’emisfero occidentale, a Badwater (Acqua Cattiva). In contrapposizione a Kelso Dunes,, scopriamo dune altissime che si elevano maestose per quasi 200 metri dal fondo del deserto. Questo luogo è soprannominato anche The singing sands ovvero, Le dune che cantano, per il particolare suono che si sente salendoci sopra. Le dune si vedono nella parte più selvaggia del Deserto del Mojave, un’area protetta che costituisce la Mojave National Preserve, ricca di paesaggi desertici ed assai estremi.

Death Valley National Park (1)

Ma il sito più famoso in assoluto, è sicuramente Zabriskie Point, da dove si gode di un’ampia vista su un paesaggio quasi lunare. Caratterizzato da una distesa desertica striata di calanchi di roccia, sedimenti salini e residui di cenere vulcanica. Qui sono stati girati diversi film, anche il discusso lungometraggio di Michelangelo Antonioni intitolato appunto Zabriskie Point.

Ad appena 4,5 miglia si trova il Furnace Creek Visitor Center, una delle rare oasi presenti in questo infuocato deserto. Un luogo di relax, dove riposare, prendere informazioni, ma anche godersi una nuotata rinfrescante in una piscina in mezzo al deserto.

Altri luoghi di questo Parco, sono stati scelti per importanti film, ad esempio il Dante’s Peak, da George Lucas come location per girare alcune scene di Star Wars.

 – Monument Valley

Continuando nel nostro  viaggio nei Grandi Parchi dell’Ovest americano, ci ritroviamo all’improvviso nell’antico West. Non esiste alcuna formazione rocciosa al mondo, che sia stata così tanto usata come quinta cinematografica per dei film dedicati a cowboy e Far West, quanto la Monument Valley.

monument-valley

Con i suoi monoliti ricoperti di sabbia rossa, si trova al confine tra Utah e Arizona. La valle non fa parte del complesso dei Parchi Nazionali degli Stati Uniti, è sotto la giurisdizione dei Navajo, ma questo spettacolo della natura deve essere assolutamente ammirato come un’opera d’arte.

Per arrivarci è consigliata la Highway 163  o Scenic byway, una strada panoramica che vi porterà dritti verso i grandi monoliti della valle. Inoltre qui potete avvistare il famoso Forrest Gump Point, uno dei panorami iconici di un viaggio nei Grandi Parchi dell’Ovest Americano. Si tratta di un tratto della Utah 163, dove la strada è dritta per quasi dieci chilometri. Se alzate lo sguardo, sullo sfondo appaiono le incredibili mesas della Monument Valley. Da non perdere.

Come muoversi:

  • portare una buona quantità di acqua
  • seguire solo il sentiero segnato
  • non raccogliere piante o rocce per ricordo
  • fare molta attenzione alla fauna, fra cui serpenti e insetti di varia pericolosità

 – Il Parco Nazionale del Grand Canyon

Concludiamo questo meraviglioso viaggio, in uno dei luoghi immancabili, in un bel viaggio on the road in America, il Parco Nazionale del Grand Canyon. Considerato, a ragione, una delle meraviglie naturali del mondo, nel 1979, l’UNESCO lo ha dichiarato, Patrimonio dell’Umanità.

Parco Nazionale del Grand Canyon

Istituito nel 1919, il Parco si trova nell’Arizona settentrionale ed è caratterizzato da un’immensa gola che, il fiume Colorado, ha scavato nel corso di milioni di anni.

La lunghezza di questo enorme canalone, arriva a 446 chilometri circa, profondo fino a 1.857 metri, con una larghezza variabile dai 500 metri ai 29 chilometri.

Come muoversi:

Il Parco, per semplicità, viene diviso in versanti, detti Rim :

  • la zona più turistica e visitata è il South Rim, lungo la statale 64 dell’Arizona, dove si trova il Grand Canyon Village, l’area più attrezzata, quasi una vera e propria città, dove si trovano ristoranti, alberghi, negozi, servizi navetta gratuiti e tour organizzati.
  • la zona meno visitata e più selvaggia, ma comunque sempre affascinante, è il North Rim, lungo la statale 67 dell’Arizona. In questo versante il Parco rimane aperto dal 15 maggio al 15 ottobre, comprese le strutture ricettive. Dal 15 ottobre al 30 novembre il parco rimane aperto solo per le visite giornaliere day to dusk.

Parco Nazionale del Grand Canyon

  • la zona più occidentale è il West Rim dove si trova lo Skywalk, la famosa piattaforma trasparente sospesa sul Gran Canyon. È la zona del canyon più vicino a Las Vegas, sono circa 200 km. Solitamente, questo versante del Parco Nazionale del Grand Canyon, viene visitato partendo da questa città, esattamente come abbiamo fatto anche noi.

È possibile accedere al West Rim dalle 7.00 alle 19.00 tutti i giorni dell’anno, festività comprese.

Parco Nazionale del Grand Canyon

Con il Parco Nazionale del Grand Canyon, si conclude questo bellissimo viaggio on the road in America. Noleggiare un’auto è senza dubbio il modo migliore per rendere questa esperienza unica. Vi permetterà di scoprire, in assoluta libertà, il Paese che più di tutti, si presta a questo tipo di viaggio e a renderlo unico.

Link utile per noleggio di vetture: Noleggio auto a Los Angeles


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5 Comments

  1. Ho sempre desiderato viaggiare in America. Trovo che c’è davvero ogni tipo di paesaggio per viaggi sempre nuovi ed emozionanti, accanto ai parchi così belli e ricchi di Laghi e cascate troviamo i deserti dal paesaggio così suggestivo. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta per soddisfare i gusti di tutti

  2. Sono passati tanti anni dai viaggi che mi hanno fatto innamorare degli USA e dei loro parchi, ma anche delle persone e del loro modo, sempre onesto e rispettoso, di averne cura. Ricordo una torre al Grand Canyon sulla quale è scritto: questa costruzione è qui da moltissimi anni (meno di 100 se non ricordo male!) abbine cura in modo che la possano vedere anche i nostri posteri. O qualcosa del genere. Non ho potuto fare a meno di pensare alla ricchezza storica italiana, e… a graffiti e incuria. Quando si viaggia, c’è sempre da imparare!

  3. Devo dire la verità non ho mai sognato desiderato fare viaggi in America però ho un’amica che vorrebbe andarci molto farò leggere questo articolo anche a lei le piacerà sicuro.

  4. Fa piacere imbattersi in vere e proprie guide turistiche, fatte bene che non si riduce solo a due foto, ma anche a tutta una serie di importanti informazioni, su come spostarsi e sui servizi aperti al pubblico durante l’anno, per una meta secondo me davvero splendida e suggestiva che sia appetibile anche per chi si avventura fuori dai nostri confini per la prima volta.

  5. Daiana Bianco Reply

    Che meraviglia Angy! Chissà se riuscirò mai ad ammirare anch’io certi posti lontani e immensi.
    Il tuo articolo è invogliante e scorrevole, mi hai messo tanta voglia di darmi una mossa!

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