Alla scoperta della capitale più alta del mondo La Paz
Cominciamo quindi da La Paz che, con oltre un milione di abitanti, è la più grande città del Paese ed è considerata la più alta capitale del mondo. Questo appellativo non è realmente corretto. La Paz è di fatto la capitale governativa sede del governo, del potere legislativo ed esecutivo, ma Sucre è la capitale costituzionale, sede del potere giudiziario e quindi capitale dello Stato.
Già l’arrivo in aereo è straordinario! La città si trova a più di 4000 metri di altitudine ed è circondata da cime di oltre 6000 metri. Nel panorama cittadino svetta imponente la triplice cima, perennemente innevata, dell’Illimani a 6402 mt di altitudine. Si ha l’impressione di poter sfiorare queste cime solo allungando una mano dall’aereo, talmente sono vicine o almeno appaiono tali!
Dall’alto la città è bellissima sia di giorno, ma soprattutto di notte! Guardando le luci, sembra di essere all’interno di un enorme presepe, con il cielo perennemente illuminato da migliaia di stelle. Non finiresti mai di guardarlo!
La più alta capitale del mondo, La Paz è situata in un ampio canyon, lungo oltre cinque chilometri, dove all’improvviso si palesano migliaia di casette color rosso mattone, attaccate l’una all’altra, talmente fitte e compatte da sembrare quasi che in mezzo non ci possano esistere strade.
Scesi dall’aereo ci rendiamo conto che questa distesa quasi infinita di edifici rossi, arrampicata disordinatamente sulle pendici delle montagne, nasconde una storia di profonda povertà. Le case sono rosse perché i mattoni restano a vista per la mancanza dell’intonaco. Spesso nelle abitazioni sono assenti anche gli infissi e i vetri alle finestre. Sembra infatti che in Bolivia, le case non completate siano esonerate dal pagamento delle tasse. Molte famiglie rinunciano quindi alle rifiniture delle proprie abitazioni, per viverci dentro alla meno peggio.
Questi quartieri sono chiamati barrios e si sono formati prevalentemente fra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta. In quel periodo della dittatura boliviana, molte persone emigrarono dalle campagne circostanti verso la città, nella speranza di crearsi un futuro migliore.
A differenza di altre città nella zona alta si trova la popolazione più povera, mentre nella zona più bassa troviamo la popolazione più benestante. Questo perché, la città alta si trova a più di 4000 metri e ciò può destare una sensazione di malessere. La diminuita pressione dell’ossigeno rende più difficile lo scambio d’aria nei polmoni e quindi la respirazione. Lo dico anche per esperienza, il mal di testa mi ha accompagnata per tutto il periodo di permanenza in città. Il marito, più accorto, si è munito di pasticche per l’altitudine ed è stato molto meglio. Le consiglio!
L’alternativa dei nativi, è masticare continuamente foglie di coca e non è difficile per loro trovarle, visto che lo Stato della Bolivia, insieme alla Colombia, è uno dei maggiori coltivatori. In ogni angolo di strada, troviamo signori di ogni età che, appoggiati su piccole sedie, vendono e masticano queste foglie in grandi quantità!
Per scendere nella zona più bassa, molto usata è la teleferica (telefèrico) dei tre colori della bandiera boliviana: rossa, gialla e verde. Il taxi è un’altra opzione interessante, visto che non sono per niente costosi. Noi abbiamo trovato il conducente che gentilmente si fermava nei posti migliori per poter scattare delle bellissime foto.
La Paz è una città industriale e commerciale, la sua bellezza sta proprio nel girare senza meta per la città fra i sali scendi delle strade e i mercatini di tutti i tipi. Conviene lasciarsi coinvolgere dal continuo contrasto fra tradizione e modernità che qui è veramente molto forte.
Il mercato più conosciuto della città è il Mercato delle streghe, il nome mette un po’ di timore, ma è dove puoi scoprire prodotti tradizionali, spezie e unguenti utilizzati per le arti magiche di guarigione e cerimonie varie, che nel Paese sono ancora molto praticate.
Per le strade della città possiamo trovare donne dal passo svelto e vestite all’occidentale o donne con magnifici abiti tradizionali e con gonne a balze dai colori sgargianti. Spesso queste signore hanno legato dietro la schiena l’aguayo, una fascia a strisce colorate con cui trasportano soprattutto bambini, ma anche cibo, piante e qualsiasi tipo di merce.
Le donne, per tradizione, portano appoggiata sulla testa una bombetta nera o marrone decisamente piccola rispetto allo standard.
La curiosità è che… questi cappelli furono ordinati proprio in Italia, alla nota azienda Borsalino, durante il periodo coloniale. Giunti in Sudamerica fu notato che i cappelli erano troppo piccoli, per cui gli spagnoli decisero di disfarsene. Le donne indigene invece ne rimasero incantate e iniziarono subito ad indossarli. I cappelli sono diventati ben presto un loro elemento caratteristico, ancora oggi ne troviamo molti. È importante la posizione del cappello indossato, se la donna lo porta inclinato significa che è single, se invece lo porta in posizione piatta, è sposata… certo non è così facile capirlo!
Per spostarsi, come già detto, il modo migliore sono i taxi viste le continue pendenze, l’altitudine e il prezzo più che abbordabile. Conviene comunque prendere quelli delle compagnie ufficiali, che di solito espongono il numero di telefono. Altrimenti ci sono i minibus, di cui è piena la città, si riconoscono perché c’è un chico che declama a gran voce la destinazione.
State sicuri che per le strade il caos non aiuterà il vostro mal di testa ma la città è comunque ricca di parchi in cui rilassarsi, fra questi il Laikakota, il Kusillo e il Florida.
Calle Sagarnaga invece è la via più turistica, caotica e piena di negozi. Noi abbiamo fatto il pieno di stoffe, borse e chullo, i tipici cappellini in lana dai colori sgargianti per parenti e amici. Fra le cose acquistate anche una nuova valigia dove poterli mettere e trasportare, visto che non ci siamo per niente limitati.
Plaza Murillo è la piazza più bella della città, si trova in pieno centro storico ed è ben raggiungibile sia a piedi che in autobus. Progettata nel 1558 fu chiamata così in onore dell’eroe boliviano Pedro Murillo che aveva lottato per l’indipendenza della Bolivia ma nel 1810 fu catturato ed ucciso dalle truppe spagnole. Nella Piazza si trova il maestoso Palacio Presidential dalle colonne in stile corinzio, dove c’è la caratteristica cerimonia del cambio della guardia.
La nostra attenzione è comunque attirata dalla chiesa principale della città. La Cattedrale Metropolitana di Nostra Signora della Pace è un imponente edificio religioso in stile neoclassico, costruito intorno alla metà del XIX secolo. La sua entrata dalla piazza è più alta di 12 metri rispetto alla base in Calle Potosì. L’interno è maestoso data l’altezza ma molto semplice. Belle le vetrate istoriate.
Ci sono voluti più di 150 anni per terminarne l’opera. Le due torri laterali all’esterno della Cattedrale sono state aggiunte in coincidenza con la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1988. La chiesa è aperta tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, al mattino solamente nei fine settimana.
Il Museo Nacional de Arte si trova all’interno del Palacio de los Condes de Arana, un altro edificio storico del XVIII secolo, dove troviamo molte opere di famosi artisti sudamericani.
La Paz è una città caotica, contraddittoria ma queste caratteristiche la rendono affascinante e tutta da scoprire!
26 Comments
Mi piacerebbe visitare questo paese vedere i luoghi e visitare il mercato delle streghe
Merita, è un Paese non ancora travolto dal turismo di massa.
Non ho mai visitato questi luoghi, e sinceramente ne sento poco parlare . Mi piacerebbe però conoscere …
Proprio perchè il turismo di massa non l’ha ancora contaminata mantiene la sua sincera bellezza! 🙂
L’idea del mal di testa un pò mi terrorizza ma il posto mi affascina molto, ci andrei volentieri!
Vedrai, la bellezza del posto ti fa passare tutto! 😉
Che bel racconto partendo da quando hai parlato della vostra prima figlia per finire poi con le bellezze di questo posto meraviglioso
Grazie mille! 🙂
Leggendo l’articolo ho scoperto le pasticche per il mio male!! Non sapevo esistesse qualcosa che lenisse il malessere dovuto all’altitudine. Di solito in montagna uso i braccialetti anti nausea ma funzionano ben poco. Certo due mesi a disposizione per visitare la Bolivia sono stati una manna dal cielo. Non credo che avremo mai questa opportunità di stare fuori così a lungo. Una punta di invidia per voi!
Forse ora si trovano anche in Italia, sono delle pillole per il mal d’altitudine, le sorojchi pills, vendute con ricetta medica. Altrimenti mate de coca, niente di illegale logicamente!
Dev’essere stata una permanenza breve ma intensa la vostra. Il fattore mal di testa mi destabilizza un po’ ma se dici che le pillole di tuo marito hanno aiutato, vale la pena provarle per visitare questa meravigliosa cittadina. Il mercato poi mi affascina molto.
Noi a La Paz ci siamo stati qualche giorno, ma se vuoi starci di più ci sono varie strategie, anche il mate de coca aiuta! È una bevanda molto usata in Bolivia, tutto legale logicamente
Dalle foto la città di Paz sembra davvero molto grande e caotica. Che meraviglioso l’effetto in notturna!
La Paz è sicuramente una città caotica, ma dopo un po’ ti abitui e ti godi la vita della città! 😉
Un paese davvero incantevole, mi piacerebbe molto visitarlo insieme ai miei piccolini.
È sicuramente un bel viaggio! 🙂
Bellissimo viaggio in un paese che si sta aprendo al turismo. Pensa che io sono stata a LaPaz quasi 19 anni fa (oddio quanti) e mi è rimasta impressa la gente, i clacson continui e il mal di testa (a noi avevano consigliato le foglie di coca). Sono felice perchè guardando le tue foto non mi sembra cambiata più di tanto. Mi vien voglia di ritornarci e starci più tempo.
No non è cambiato gran che, mal di testa, clacson e caos ma anche io ci tornerei domani!
Quando deciderò di andare a La Paz sicuramente la mia prima meta sarà il mercato delle streghe. Perché adoro i mercati 🙂 e anche tutto quello che è legato alle arti magiche 😀
Fai bene, puoi trovare cose veramente particolari e qualche volta anche un po’… ripugnanti! 🙂
Ho sempre sognato di visitare il sud america un giorno. Mi ha sempre affascinata ogni singolo stato, ma devo accontentarmi di leggere le esperienze di voi che avete avuto questa fortuna!
Chissà… mai dire mai! 😉
Il tuo racconto è molto bello però il problema del mal di testa l’avrei sicuramente. Soffro già di mal di testa normalmente, immagino a quell’altezza. Ed essere in vacanza stando male non è piacevole, anche se ci sono i farmaci. A questo punto ci penserò bene prima di programmare un viaggio qui.
Loro hanno anche metodi naturali, tipo il mate de coca e masticare foglie di coca, tutto legale naturalmente! 🙂
Una città indimenticabile, bella la curiosità sui cappelli portati dalle donne e Ordinati da Borsalino. il mondo è davvero piccolo a volte!
Veramente! 😉