Le Rampe del Poggi a Firenze

La cultura, la storia e l’arte, di cui è ricca Firenze, hanno portato a trascurare e, con il tempo, anche a dimenticare, alcune delle sue opere meno conosciute. Oggi, vorrei farvi scoprire una composizione architettonica di grande bellezza scenografica che, purtroppo, per molti anni, è rimasta interamente nascosta dalla vegetazione. Il tempo è passato, su quest’opera, tanto che, neanche i fiorentini, si ricordavano più della sua esistenza, le Rampe del Poggi.

Rampe del Poggi

La storia

Il 18 febbraio 1865 la città di Firenze, diventava Capitale del Regno d’Italia, fu così deciso, di affidare, all’architetto Giuseppe Poggi (1811 – 1901), l’incarico di realizzare un Nuovo Piano di Ampliamento della città. Nel Piano era previsto, un generale risanamento, per donare a Firenze, il respiro tipico delle migliori capitali europee. Grandi viali di scorrimento sostituirono le mura, inoltre, importanti trasformazioni urbane, portarono a creare un organico sistema di verde urbano. Giardini e parchi non dovevano più essere dedicati solo alle classi privilegiate, ma destinati al benessere dell’intera comunità fiorentina (vedi Giardino delle rose). In tutto questo rinnovamento verde, rientravano anche le Rampe del Poggi.

Rampe del Poggi

La costruzione delle scenografiche Rampe del Poggi  risale al periodo tra il 1872 e il 1876. Il loro scopo principale, era di assicurare, l’accesso diretto al panorama di Piazzale Michelangelo, partendo a piedi, dal centro di Firenze. Contemporaneamente era necessario una struttura che, aiutasse a risolvere, i problemi di stabilità del soprastante terreno collinare. Questo, portò il Poggi, a creare i tre livelli delle Rampe. L’opera architettonica  arricchita di giardini, grotte e nicchie scavate direttamente nei muraglioni, assunse così un aspetto altamente scenografico.

Molto interessante, dal punto di vista artistico, la realizzazione delle vasche, quasi interamente rivestite da mosaici, con le fontane e le cascate corredate di affascinanti giochi d’acqua.

Le rampe del Poggi a Firenze

Il restauro delle Rampe del Poggi

Nel 1955 le Rampe del Poggi vengono restaurate una prima volta, dopo che l’ultima guerra, aveva creato notevoli danni. Purtroppo, la manutenzione di una struttura come le Rampe, non è mai stata troppo facile. Infatti, dopo qualche anno, nei primi anni ’70, il sistema idraulico, inizia di nuovo, a non funzionare più in maniera adeguata. Le Rampe del Poggi, rimangono così, per molto tempo, completamente prive d’acqua. Il passare del tempo porta pian piano, tutto il complesso, ad essere ricoperto da una folta vegetazione, lasciando prevedere che, difficilmente, si sarebbe potuto tornare, all’antico splendore.

Per fortuna, nel Luglio 2018, qualcosa si è mosso, ed è partito un significativo programma di interventi, di ripristino e conservazione, di questa magnifica opera architettonica, sicuramente uno dei restauri più complessi degli ultimi cinquanta anni a Firenze.

Le rampe del Poggi a Firenze 1

Il restauro si è concluso in soli nove mesi, grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze, nell’ambito della normativa Art Bonus, con la cura del Comune di Firenze. Si è compreso da subito, quanto fosse necessario, per un buon risultato, la progettazione di un nuovo impianto idraulico, ecologicamente sostenibile. I tecnici hanno studiato un impianto basato sul ricircolo dell’acqua, grazie ad una cisterna da ventisette mila litri, installata proprio ai piedi della Porta San Niccolò, alla base della struttura.

Rampe del Poggi 2

Finalmente l’acqua, considerata dall’architetto Poggi, il vero e proprio elemento unificante delle Rampe, ha ricominciato a scorrere decisa, dopo decenni di silenzio. La vediamo scorrere dal punto più alto, dove si può scorgere il simbolo della città di Firenze, il giglio. L’acqua scende quindi alle prime tre grotte, che sono state ripulite e recuperate. Continua a correre e zampillare fino alle cinque grotte inferiori, per concludersi alla grande vasca della Porta San Niccolò e alle due fontane laterali.

Veramente una meraviglia da non perdere durante una visita alla città. Di fatto diventa il testamento professionale dell’architetto Poggi ed un grande arricchimento per la città di Firenze.

Rampe del Poggi Firenze

Come arrivare alle Rampe del Poggi

Partendo a piedi da Piazza Signoria, si attraversa l’Arno da Ponte Vecchio, poi camminando e godendosi la passeggiata prima sul lungarno Torrigiani e poi sul lungarno Serristori, si arriva a Piazza Poggi, nel quartiere di San Niccolò dove si trova Porta San Niccolò.

Da qui partono le Rampe del Poggi, che con i loro giochi d’acqua e le loro grotte in stile neo-manierista, accompagnano il nostro percorso, che porta a godersi, la vista sulla città, da Piazzale Michelangelo.



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26 Comments

  1. Sono stata a Piazzale Michelangelo e per arrivarci ho percorso proprio le Rampe di cui parli, ma devo ammettere che non mi sono mai soffermata ad ammirarle così come invece avrei dovuto. D’altra parte, confermo che il panorama che si vede dal Piazzale è a dir poco mozzafiato!

  2. Davvero molto bello questo posto, non conoscevo questo particolare di Firenze ma dalle tue foto si capisce che è un luogo imperdibile se si visita il capoluogo toscano! Io, poi, amo i luoghi dal quale si gode della vista sulla città, leggendo il tuo articolo è balzato tra i primi tre posti da vedere assolutamente una volta che sarò a Firenze!
    Ti ringrazio!!!!

    • Angi Reply

      Mi fa piacere, ne vale davvero la pena, fammi sapere dopo che ci sei stata! 🙂

  3. Wow, che scoperta! Io, che mi sono sempre pregiata di conoscere bene Firenze, non ne sospettavo l’esistenza! il mio passatempo preferito è prendere il trenino che da Marradi arriva a Firenze, da lì girarmi la città e rientrare, godendomi al contempo città e paesaggio in viaggio. Non appena potrò tornare a muovermi andrò a visitarle; intanto mi salvo il tuo post! Grazie

  4. E’ quel classico posto che da turista magari ci passi per caso e nemmeno ti soffermi sulla sua storia o valore. Tu invece esalti l’ordinario raccontando semplicemente la storia. Adoro!

    • Angi Reply

      Ti ringrazio, parafrasando Saint-Exupéry, “L’arte è negli occhi di chi guarda”.

  5. Non conosco bene Firenze e men che meno le Rampe del Poggi. Immagino lo stato di degrado in cui erano ridotte e ringraziamo sempre la nuova “coscienza” per la conservazione dei beni che ci permettono di godere di queste pregiate architetture.

  6. Ci vado spesso, soprattutto in estate, per arrivare al Piazzale. È un bel modo per vivere la città, camminando con calma.

  7. Una parte di Firenze da scoprire nel mio spero prossimo viaggio in Toscana.
    Grazie infinite per avermelo fatto conoscere.
    Ciao Gabry

  8. Viaggiare stando comodamente seduti con il caffè, Be, devi dire che che questo viaggio a costo zero mi è proprio piaciuto!! E poi Firenze….cos’altro vuoi aggiungere??

  9. Non conoscevo affatto Le rampe dei Poggi o la loro storia. Con l’aggiunta poi dell’elemento dell’acqua risultano ancora più maestose. Mi hai davvero sorpreso oggi, non si sente mai parlare delle rampe dei Poggi ma mi hai incantata!

    • Angi Reply

      Mi fa veramente piacere, amo particolarmente cercare nelle città luoghi meno conosciuti ma ugualmente ricchi di storia e arte.

  10. Credo questo sia uno dei posti meno turistici di Firenze, mi sbaglio? Non ne avevo mai sentito parlare ma di sicuro vale la pena visitarlo, soprattutto dopo averne conosciuto la storia.

  11. Sono stata a Firenze svariati anni fa, ma non conoscevo la affatto Le rampe dei Poggi. Spero di poterci tornare per poterla visitare, la sua storia mi ha affascinato molto.

  12. Pensa che con tutte le volte che sono andata a Firenze non le ho mai viste. Eppure ci passo quando vado a Pitti e due volte l’anno poi. Ci farò caso adesso.

  13. Sono stata a Firenze qualche anno fa ma sfortunatamente non ho avuto modo di vedere questa bellezza e me ne rammarico, anche se c’è da dire che c’è tanto da vedere in città e nei dintorni.

  14. Ecco un’altra cosa da vedere a Firenze la mia lista si sta allungando tantissimo!

  15. Nonostante io abbia sangue fiorentino, non mi ero mai accorta di questa architettura a Firenze.
    Spero che la situazione si sblocchi, così da poter vedere finalmente le rampe del Poggi!

  16. Che storia affascinante, mi incuriosisce molto il fatto che fosse rimasta nascosta cosi a lungo, essendo pure alta, chissà se esistono foto dell’epoca… Assolutamente da visitare!

  17. La mia amata Firenze! In realtà sono di Grosseto, ma ho praticamente passato i miei anni universitari tra Siena e Firenze e questi paesaggi.. questi scorsi sono veramente un bel ricordo!

  18. Sono stata più volte a Firenze, anche recentemente, ma non conoscevo le scenografiche Rampe del Poggi. Curioso scoprire che una struttura architettonica nata per risolvere problemi di stabilità del soprastante terreno collinare, grazie al suo arricchimento con giardini, grotte e nicchie abbia un aspetto scenografico.

    • Angi Reply

      È questa caratteristica che l’aveva resa così conosciuta al tempo… 😉

  19. Come non amare Firenze con la sua storia e le sue bellezze note e non note.
    Devo ammettere che non conoscevo le “Rampe del Poggi”. Scoprirle attraverso questo articolo e le sue immagini è stata una piacevole scoperta.
    Maria Domenica

  20. amalia occhiati Reply

    Un posto davvero molto bello, che ho avuto modo di visitare l’estate scorsa. Un posto davvero spettacolare

  21. Mai stata sinceramente, ma le trovo davvero magnifiche le scenografiche Rampe del Poggi. Aggiungo anche questo decisamente suggestivo nelle tappe da far visita quando potrò visitare finalmente Firenze.

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