Giacomo Leopardi nella sua Recanati
Continuando il nostro viaggio nel cuore della regione Marche troviamo, adagiata tra le valli dei fiumi Potenza e Musone, un piccolo gioiello, la città di Recanati. I luoghi, di questa caratteristica cittadina, sono legati, in maniera indissolubile, al nome del suo più autorevole e illustre cittadino, Giacomo Leopardi. Chiunque, nell’adolescenza e anche dopo, abbia passato un periodo più malinconico ed introspettivo, ha adorato e si è immedesimato nelle liriche e nella filosofia, di uno dei più importanti poeti della letteratura mondiale.
Oggi vi portiamo a scoprire la sua straordinaria poesia, nei luoghi a lui più cari, per cui, seguiteci alla scoperta della sua Recanati.
Palazzo Leopardi
La nostra prima tappa non può essere che la casa natale dell’illustre Poeta. Giacomo Leopardi infatti, nacque nel 1798, proprio a Recanati, da una delle più nobili famiglie del paese, primo di ben sette figli.
Il padre, il conte Monaldo, era un uomo buono e amante degli studi. Tanto è vero che, nel Palazzo Leopardi, ancora abitato dai discendenti, è possibile visitare la sua ricca biblioteca. In essa sono custoditi oltre 20.000 volumi, raccolti con dedizione dal padre del poeta, fin dalla prima adolescenza. Proprio qui il giovane Giacomo amava rifugiarsi e perdersi nelle tante storie narrate ed immaginate in questi volumi. La biblioteca diventa ben presto il luogo del cuore, il suo piccolo mondo, in cui poter soddisfare la sua inesauribile curiosità.
Già da fanciullo inizia a studiare da solo, imparando le principali lingue europee e l’ebraico, oltre al greco e al latino che già conosceva e studiava da tempo.
Per il poeta, frequentare la biblioteca, significava anche combattere la noia, a cui era destinato, in una piccola città periferica dello Stato Pontificio, come era appunto Recanati, all’epoca. Città dalla quale peraltro tenterà di scappare nel 1819.
Palazzo Leopardi venne ristrutturato dall’architetto Carlo Orazio Leopardi, nelle forme che ancora oggi ammiriamo, verso la fine del 1700.
Orari Biblioteca:
- Lunedì: chiuso
-
Dal martedì al venerdì: solo su prenotazione
Sabato e domenica: 9.00 – 12.30 e 14.00 – 16.30
Piazzetta del Sabato del Villaggio
Il Palazzo dove viveva e vive tuttora, la famiglia Leopardi, si trova proprio nella famosa Piazzetta, tanto decantata in una delle sue più celebri poesie: Il Sabato del Villaggio.
… I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore …
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia…
La piazza è sinceramente evocativa, conviene sedersi e godere delle mille sensazioni e dei ricordi, che si riaccendono, del tempo del liceo.
Su questa piazza affacciano oltre a Palazzo Leopardi e la casa di Silvia, destinataria dei pensieri del Poeta, la graziosa chiesetta di Santa Maria di Montemorello, di origini medievali. Successivamente ristrutturata, nella seconda metà del XIV secolo, proprio dalla famiglia Leopardi, sopra i resti della vecchia chiesa. Nel suo fonte battesimale del presbiterio, fu battezzato Giacomo Leopardi nel 1798. La famiglia Leopardi ancora oggi la frequenta.
Assai celebrative sono anche le innumerevoli frasi, citate dalle sue opere, che ritroviamo sparse nella piccola piazza e nei muri della cittadina leopardiana. Leggerle e perdersi con la mente e la memoria è assolutamente un’emozione!
Casa di Silvia
Davanti a Palazzo Leopardi si trova la casa di Teresa Fattorini, figlia del cocchiere della famiglia Leopardi, morta giovanissima di tubercolosi e resa famosa dallo stesso poeta, che la celebra nella poesia, A Silvia. Giacomo Leopardi nella poesia la descrive come una tessitrice, dedita a lavorare per una nobile famiglia, come era infatti quella del poeta e che purtroppo morirà assai giovane.
Orto sul colle dell’infinito
A pochi passi da Palazzo Leopardi, non si può assolutamente farsi mancare una passeggiata, in uno dei luoghi, direi assolutamente, più famosi d’Italia: il Colle dell’Infinito.
Oggi il Colle è soprattutto un Parco Letterario, ma ai tempi era il luogo più frequentato dal giovane Giacomo, poiché era vicino al giardino del suo Palazzo. Un luogo con una vista a perdita d’occhio che, aldilà delle piante che cingevano l’orto, rappresentava l’orizzonte spazio-temporale del giovane poeta.
Giacomo Leopardi compone l’Infinito, la sua poesia più celebre, nel 1819, all’età di 21 anni, probabilmente poco dopo aver messo in atto il suo tentativo di fuga verso Milano, poi sventato dal padre, il Conte Monaldo Leopardi.
Indirizzo:
Viale Colle dell’Infinito, 112 – Recanati (MC)
Orari:
Dal lunedì alla domenica: 7.00 – 20.00
Torre del Passero Solitario
Percorrendo via Roma si arriva al Convento di Sant’Agostino, in cui occorre entrare nel chiostro, per ammirare la bella Torre campanaria. Risale al XIII secolo, ad impianto quadrangolare, con quattro arcate per la cella campanaria e in cima da quattro piccole cuspidi angolari. Una torre che Giacomo Leopardi ha reso celebre nel componimento Il passero solitario.
Molto bella e da ammirare, seduti all’interno del chiosco dell’Università leggendo la poesia, che possiamo trovare appesa alle colonne e lasciarsi immedesimare nel poeta. Come nella poesia, Giacomo, si immedesima nel passero che vola allegro, ma in solitudine. Un bel rimembrare per chiudere in bellezza questo splendido tour leopardiano.
Indirizzo:
Via Antonio Calcagni, 38 – Recanati (MC)
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11 Comments
Ho avuto di visitare la casa di D’Annunzio e la città Natale di Petrarca, oltre la sua casa. Leopardi e Recanati dunque è una delle mie prossime mete, mi salverò il tuo blog per rileggerlo in viaggio!
Ciao Cristina, mi fa veramente piacere, spero che la visita alla città natale di Leopardi ti apra ai ricordi come è successo a me.
Che ricordi! Sono stata a Recaati per lavoro proprio agli inizi del 2020, una visita breve, ma così emozionante da ripromettermi di tornarci. Purtroppo poi la pandemia ha bolccato gran parte degli spostamenti, ma appena potrò tornare userò il tuo articolo come guida!
Ciao Nicoletta, vedo che visitare la città di Leopardi porta a tutti i ricordi più emozionanti. Spero tu possa tornarci presto.
Ma che bella Recanati l’adoro, da marchigiana non posso fare altro, comunque è sempre una bella visita vedere i paesaggi e gli scorci di Leopardi per scoprire ancora meglio.
Conosco molto bene Leopardi, un autore che ho studiato bene e se dovessi programmare un viaggio nelle Marche vorrei viditare questi luoghi. Solo una domanda: sono raggiungibili in treno? Perché io non guido e viaggio da sola.
Ciao Valentina, i treni arrivano a Porto Recanati, poi ci sono circa 20 minuti di autobus e arrivati nella cittadina, ti muovi benissimo a piedi anzi, così ti godi al meglio, tutte le sue citazioni sparse lungo le vie.
Non ero mai stata a Recanati, ma sembra una cittadella davvero bella da visitare. Magari quando sono giù sfrutto la cosa, ho sempre visto Porto Recanati di passaggio dal finestrino del treno. Grazie, segno tutte le informazioni utili.
GRAZIE di cuore! mi sono accorta che non vado a Recanati da 20 anni almeno! Eppure c’è stato un tempo, quando andavo all’università, che ci andavo spesso. Così affascinata dal mito di Leopardi che la permea. E dalla bellezza sottile che la percorre. Mi piacerebbe visitarla presto. Articolo salvato subito!
Sono delle Marche e sono stata con la scuola un pò di anni fa a Recanati nella casa di Leopardi molto bella.
Recanati è davvero un luogo che mi ha lasciato a dir poco affascinata perché mi ha catapultato in un altro tempo fin da subito, ci sono stata qualche mese fa. Ho amato la bellezza delle decorazioni di ogni vicolo che rimandano ovviamente a Leopardi e alle sue opere. Grazie per questo tuo articolo ricco di informazioni utili!